Bellezza in verde

Di: Chiara Cossu

Articolo pubblicato su: InPharma Magazine

La dermocosmesi green è uno dei trend più in crescita: i giovani consumatori danno importanza non soltanto alla naturalità dei prodotti, ma anche all’impatto ambientale, all’etica sociale e alla sostenibilità delle produzioni

Green: oggi questa parola ha pervaso ogni ambito del vivere quotidiano. Dalla politica ai consumi, il verde è il colore del rispetto per l’ambiente, del ritorno alla purezza della natura, del prendersi cura di sé mangiando e accudendo il proprio corpo con consapevolezza e, soprattutto, con attenzione alla qualità e genuinità di tutto quello che entra in contatto con noi, dalla bocca e sulla pelle. Un vero e proprio stile di vita.

Ad averlo interiorizzato nel modo più completo e trasversale sono le nuove generazioni, che sono quelle più scrupolose nelle loro scelte di consumo e anche le principali fruitrici delle app che aiutano a leggere le etichette, pure quelle cosmetiche! Ma anche i più grandi, specie se con figli e/o genitori anziani, di fronte alla scelta preferiscono con frequenza sempre maggiore prodotti che si presentano come naturali, biologici e via dicendo.

Dermocosmesi e make up non sono affatto immuni da questo trend, con le aziende molto recettive e pronte a dare una risposta al diffondersi di un bisogno di bellezza che sposa il bisogno di salute e, spesso, l’impegno a preservare l’ambiente. Come? Con un basso impatto in termini di inquinamento, di sfruttamento delle risorse naturali, di etica negli standard produttivi come il cruelty free. Anche i packaging diventano green: interamente riciclabili, in plastica vegetale, creati con grande attenzione alla sostenibilità.

Soprattutto, il green è sempre più cool. Ma attenzione, al momento è anche un gran calderone in cui la vera qualità si mescola a prodotti e servizi che si aggrappano alla scia vincente di chi fa le cose con rigore. Un esempio sono le aziende che fregiano l’immagine del proprio brand millantando un approccio green concreto solo in superficie, o molto parzialmente, rispetto al vero scopo e ai processi che sottendono il vero business. È il greenwashing, come dire una doccia verde su un business che non lo è affatto.

DERMOCOSMESI GREEN

Entrando nello specifico della dermocosmesi, al momento non si è ancora giunti a una normativa ufficiale a livello europeo che disciplini il settore con criteri univoci e davvero standardizzati.

A orientare le scelte dei consumatori, e prima ancora del canale a cui questi si affidano per un consiglio e per i loro acquisti, sono infatti standard privati e volontari riconosciuti a livello internazionale come Natrue e Cosmos a cui aderiscono i numerosi enti certificatori nazionali e internazionali, dal biologico al cruelty free, vegan, halal e via discorrendo.

Tuttavia la domanda di bellezza green non si ferma, e neanche l’offerta che è sempre più ampia e trasversale a tutti i canali: un sondaggio condotto dalla società di marketing Harris Poll, il Green Beauty Barometer, ci dice che il 59% delle donne europee sopra i 35 anni considera il fattore green importante nella routine di bellezza, e arriviamo al 73% nelle donne tra i 18 e i 30 anni.

Un settore, quello della cosmesi green, che secondo Organic Monitor, società inglese specializzata in ricerche di mercato nel settore bio e naturale, cresce al ritmo di 1 miliardo di dollari all’anno, e che supera nel complesso i 10 miliardi di dollari di fatturato annuale. Anche per la farmacia è dunque importante prestare attenzione al tema adeguando l’assortimento e l’approccio al consiglio di bellezza, offrendo alla cliente green il valore aggiunto di una consulenza di bellezza esperta, affidabile e sempre più integrata.

NATURALE E BIOLOGICO.. OVVERO?

Cosmesi naturale e cosmesi biologica non sono sinonimi e individuare una definizione netta, precisa e univoca non è cosa semplice, per la frammentarietà di disciplinari già citata. Di certo, però, a contraddistinguere i prodotti cosmetici cosiddetti naturali è il fatto che gli ingredienti che li compongono sono… naturali, appunto. Ovvero sostanze di origine vegetale, minerale inorganica o animale (eccetto i vertebrati), o loro miscele e prodotti di reazione, in percentuali che variano in base alla categoria di prodotto e del disciplinare a cui la produzione dello stesso fa riferimento. I cosmetici biologici, anch’essi naturali, si differenziano essenzialmente per la provenienza da fonti biologiche certificate sia per quanto riguarda la componente vegetale (anche di origine spontanea purché certificata) sia per quella animale. Di nuovo si parla di percentuali variabili in base ai criteri stabiliti dallo standard produttivo a cui fanno riferimento. In entrambi i casi a essere banditi sono gli ingredienti sintetici come siliconi, petrolati, polimeri, parabeni e cessori di formaldeide, il che non significa che la “chimica” sia assente in toto dal momento che, eccetto che per burri e oli da massaggio, alcune sostanze di sintesi restano indispensabili per ovvie ragioni di stabilità dei prodotti stessi.

ECOLOGICO NON SOLO NEL PACKAGING

Abbiamo detto che nel trend della dermocosmesi green non si parla soltanto di naturalezza, purezza ed eco-compatibilità degli ingredienti, ma anche di packaging di plastica, cartone e vetro riciclati, e di processi produttivi a basso impatto ambientale con l’impiego di energie rinnovabili. Sono di moda dunque le scelte sostenibili nella produzione, sul piano commerciale (fair trade, equo e solidale…), della filosofia della marca tout court e del suo impegno per l’ambiente e il sociale. Tornando al cuore della dermocosmesi verde, il prodotto, su questo tema lavorano le formulazioni che puntano alla massima biodegradabilità, ma anche i prodotti multifunzione che nel rispondere al bisogno di praticità hanno un indiretto e concreto risvolto ecologico: inquinano di meno, perché comportano lo smaltimento di un solo prodotto!

La natura dalla testa ai piedi

Un’offerta strutturata copre le esigenze di igiene e bellezza di tutta la famiglia: adulti e anziani, bambini e pure gli amati animali domestici!

Viso, corpo, capelli, igiene orale, igiene intima, trattamenti antiage, anticellulite, solari, deodoranti, profumi, make-up promettono non soltanto di rispettare la pelle, ma anche di prendersene cura con formulazioni dalle performance sempre più elevate e obiettivi a cui le clienti sono ogni giorno più sensibili: antiage e antipollution in testa.

Dagli ingredienti più collaudati a quelli più inusuali, ecco un assaggio di bellezza green.

Skincare viso

Le formule detergenti promettono assoluta delicatezza, spesso con una base biologica. Tra gli attivi, oltre a olio di argan e di avocado, incontriamo fanghi termali, oli essenziali di lime e patchouli dall’effetto tonificante, estratti di corteccia di betulla e papaya per eliminare le impurità e illuminare l’incarnato, infuso di bardana, estratto di trifoglio rosso, olio di semi di Chia e tanti altri.

Anche le creme viso idratanti e nutrienti all’insegna dell’INCI amico sfruttano le proprietà del mondo vegetale con scelte a volte inusuali in cosmetica, come il siero a base di estratti di semi di broccoli, ad alto contenuto di vitamina C per un’azione antiage e di stimolo al rinnovamento cellulare.

Altri ingredienti collaudati sono le microalghe marine, l’enotera, i semi di lino e di borragine, l’olio essenziale d’incenso come agente antinvecchiamento, l’estratto di gardenia, che conferisce tono e morbidezza e, tra le sostanze dalle riconosciute proprietà antinfiammatorie, l’olio di ribes nero.

Parlando di maschere, tra gli attivi troviamo gli estratti di posidonia oceanica, protagonisti di trattamenti antimacchie insieme agli estratti di limone e cetriolo, nonché la gomma di acacia del Senegal dall’effetto liftante e tensore.

Sul tema scrub esfolianti e rigeneranti, possibilmente all’insegna del biologico, la natura mette insieme formule che potrebbero far venire l’acquolina in bocca: chi non trova persino appetitoso uno scrub a base di cocco, caffè, zenzero e mandorla?

Nella cura del corpo c’è anche lo scrub “socialmente impegnato”: a base di sale marino, contiene olio di jojoba e un olio di geranio che viene dal Congo, prodotto da una cooperativa tutta al femminile impegnata nel ricostruire la propria comunità.

Per un’idratazione profonda alcune formulazioni contengono olio di squalano vegetale (ottenuto dall’olio di oliva), estratto di artemisia, buddleia dalle proprietà antiossidanti, burro di cupuaçu che ha anche un’azione elasticizzante.

Il multifunzione si esprime con formule che si trasformano, con l’aggiunta di acqua, da trattamento viso in detergente. In questo ambito tra le formulazioni dalle alte promesse c’è quella con estratti di corteccia dalle proprietà astringenti e schiarenti, radice di ginseng, crusca di riso e lemongrass, antibatterico e stimolante.

Anticellulite, drenanti, rassodanti: che siano gel, oli, creme o lozioni spray, in questi trattamenti non possono mancare ingredienti come centella asiatica, betulla, caffè, tè verde, escina, rusco, carciofo, collagene vegetale, idrolato di cipresso, eucalyptus devis, estratti di ginko biloba, edera, uva, rosmarino, estratti di foglie d’ulivo, bacche di Goji, vitaminae A, E e C.

Capelli

Studiati per ogni specifica esigenza, attingono anche all’orto, come lo shampoo e il balsamo per capelli secchi e/o danneggiati a base di proteine dei piselli o di proteine di baccello di fagiolo. Tra gli attivi interessanti anche l’olio di noce Rahua dalle proprietà rinforzanti, riparatrici, idratanti e rigeneranti per la cute. Nelle maschere possiamo incontrare anche l’olio di baobab, di tamanu e di canapa, rosmarino, ginseng, rosa canina e centella asiatica.

Le basi trucco dalle formule delicate sono chiaramente prive di ingredienti di sintesi dannosi e contengono pigmenti che illuminano la pelle attenuando le imperfezioni cutanee. Oltre a migliorare l’aspetto, si prendono cura della cute con ingredienti come olio di rosa, argan, avena, gel di aloe vera, tè verde dalle proprietà calmanti, lenitive, idratanti, restitutive e antinfiammatorie, e ancora alcani della noce di cocco, melograno, liposomi estratti dai fiori, vitamine C ed E, cellule staminali della frutta. In molti casi, inoltre, la proteggono dagli UV con SPF15 e garantiscono una lunga tenuta, specie se in formula waterproof. In crema, stick e polvere, hanno spesso la versatilità dei prodotti multifunzione, come le polveri compatte 3 in 1: correttore, fondotinta e cipria.

Non solo “free from” e anti UV, i blush nutrono la pelle con attivi come estratti biologici di rosa, tiglio e malva, mica, jojoba, vitamina E, melograno. Quando sono arricchiti con minerali naturali, inoltre, hanno un effetto fotorefrattivo che nasconde otticamente rughe e piccole imperfezioni. Presente anche qui il multifunzione, come la matita 3 in 1: blush, ombretto, rossetto.

Sicurezza e “free from” sono a maggior ragione centrali nei prodotti che valorizzano lo sguardo e sempre formulati con attivi protettivi e riparatori. I mascara contengono quindi provitamina B5, vitamina E, proteine del grano e dell’avena; e ancora estratti di acai o di cetriolo, olio di mandorle, ecc..

Oltre a copertura e tenuta, gli ombretti offrono benefici per la cute grazie a ingredienti come estratto di rhodiola rassodante e rigenerante, olio di albicocca nutriente ed emolliente, estratto di mais ammorbidente, e ancora polisaccaridi che rafforzano le palpebre sensibili ed estratto di uva rossa che protegge dagli UV. Idem per kajal e eyeliner.

Nutrimento e idratazione sono un must per il make up labbra che si arricchisce di olio di jojoba e kendi, olio di moringa, di semi di lampone, di girasole, di cocco e di cacao, vitamina E, ma anche cera d’api biologica, per chi non avesse esigenze vegan. E le unghie? Per loro gli smalti si sono fatti vegan, cruelty free, sicuri per l’ambiente, privi di toluene, ftalati, canfora e talvolta anche di glutine e lattosio. Dai levasmalto, va da sé, è scomparso l’acetone.

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